venerdì 12 gennaio 2024

VOLTI - PERSONALE DI NINA TVAURI

 VOLTI

personale di

NINA TVAURI


Dal 13 al 28 gennaio 2024

PROROGATA AL 3 FEBBRAIO


Amori, rivelazioni, sogni, speranze, disincanto. Tutto è giocato su sguardi intensi ed enigmatici, elemento nodale dei volti dipinti da Nina Tvauri, che immette nelle sue tele esperienze di incontri e di vissuto. Alla sua prima mostra, l’artista inaugura la sezione Artisti Emergenti di Arcus Artis GalleryLab, spazio creativo in via dei Due Gobbi n. 2/c nel centro storico di Reggio Emilia.

Infinite esistenze si susseguono come giorni, come anni, come visi di persone sfiorate per caso e che svelano storie di passioni incandescenti o di avventure ai confini del mondo, di giornate scandite da faticosi passi o di scoperte future.

Grazie a  pennellate leggere, quasi stese da un’anima diversa in uno stato di estasi creativa, Nina tratteggia presenze reali eppure ermetiche, che sembrano velare segreti profondi dietro quei tratti volutamente imperfetti, come imperfetta è l’essenza umana.

Un viaggio rituale tra le latitudini, alla scoperta del sé più taciuto, percorrendo lo sguardo di altri.

Spirito e carne si alternano, in visi che narrano di terre lontane e di cammini tra i vicoli o ai limiti della Terra, scendendo nel profondo e nei ricordi di fanciulli che conoscono il primo turbamento amoroso, contrapposti ai bimbi che, come prima memoria, hanno il terrore della distruzione e della guerra, che non conosceranno mai l’affetto di madri e nonne dagli abiti sgargianti, che volteggiano, danzando sulle note delle filastrocche di villaggi distanti, nel tempo e nello spazio.

Su tutto, il filo rosso del sentimento, che non si compra con l’oro né col potere di un re, ma solo con la fragilità di un fiore e la dolcezza di un sorriso, illuminato dalla luce della luna che, scintillando nella notte, ricopre con lucente manto il deserto quanto il mare.

                                                                                                                        (Stefania Ferrari)




sabato 23 dicembre 2023

Natale Naif a Reggio Emilia

Natale naif

a Reggio Emilia

a cura di Stefania Ferrari



Una selezione dei migliori pennelli naïf in esposizione dal 22 Dicembre al 7 Gennaio ad Arcus Artis GalleryLab di Reggio, per celebrare le festività natalizie immersi nelle atmosfere dei “candidi”, assaporando la poesia della neve immacolata che riflette la luna, entrando nei casolari che profumano di pane, chiacchierando con le résdore che tirano la sfoglia e ballando nell'aia al ritmo di fisarmonica.

La seconda edizione di Natale naïf, curata da Stefania Ferrari, si conferma dunque un appuntamento per tutti gli appassionati di questo stile espressivo che non conosce epoca e confini e che vive ultimamente una seconda giovinezza. Lungi dell'essere legato alle mode, pur mantenendo la sua coerenza si è fatto più contemporaneo, unendo i temi tradizionali della campagna e del lavoro legato alle stagioni, a una consapevolezza di un mondo che sta scomparendo, sopraffatto dalla cementificazione e da un progresso tossico.

Protagonisti di questa mostra dal fascino senza tempo, sono undici artisti che si contraddistinguono per una pittura estremamente personale e di grande impatto, visivo e emotivo: Gianni Bagni, Brenno Benatti, Fausto Bianchini, Luigi Camellini, Paolo Camellini, Manola De Gobbi, Dino Fiorini, Paolo Incerti, Luciano Lipreri, Antonio Motta e Gianni Pontiroli.

La loro creatività incanta e fa riflettere, seguendo il filo dei ricordi d'infanzia e del sogno, dei sapori di una volta e del desiderio di una vita all'insegna della semplicità e del rispetto per la natura che ci circonda.

Giornata inaugurale, sabato 23 Dicembre ore 17,30.

L'esposizione è a ingresso libero e visitabile presso lo spazio Arcus Artis GalleryLab in via dei Due Gobbi, 2/c a Reggio Emilia.

Orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì e sabato 10/13 – 16/19,30; giovedì e domenica 10/13; lunedì chiuso.

Info: arcusartis@gmail.com


 

mercoledì 29 novembre 2023

L'ESSENZIALE DEL COLORE - PERSONALE DI KATIA BURANI

 L'ESSENZIALE DEL COLORE 

PERSONALE DI 

KATIA BURANI

a cura di 

Stefania Ferrari


Un tripudio di sfumature incisive, selvagge, essenziali, in mostra dal 2 al 17 dicembre ad Arcus Artis GalleryLab, via dei Due Gobbi, 2/c a Reggio Emilia. 

La pittura di Katia Burani è istintiva e refrattaria alle regole, si nutre di se stessa e catalizza l’attenzione su una vitalità che trascina in un vortice danzante di gioiosa ebbrezza artistica.

Se, come scriveva Atoine de Saint-Exupéry, “l’essenziale è invisibile agli occhi” ebbene, la pittura di questa artista è l’eccezione che conferma la regola: nulla infatti è più percettibile dell’essenzialità dei colori utilizzati per i suoi dipinti, prevalentemente astratti. Sono così colmi, saturi e tangibili da possedere una tridimensionalità che li pone nello spazio come vere esplosioni cromatiche.

Katia utilizza il mezzo espressivo per esternare suggestioni e stati di coscienza, senza seguire argomenti specifici, ma solo rincorrendo il pensiero del momento. Che sia una valvola da cui far fuggire pensieri cupi, o una porta dalla quale escono correndo emozioni gioiose, come bimbi all’ultimo giorno di scuola, si serve della pittura quale estensione di sé e del suo vivere nel tempo.

I suoi quadri possono rappresentare spunti per una meditazione, poiché di fronte alle tele possiamo lasciare andare, almeno per qualche momento, ogni affanno e dedicarci alla sensazione profonda, libera, innocente e primigenia.

I colori, apparentemente riportati sulla tela come affidati alla casualità, seguono invece un percorso intimo preciso, un cammino a spirale ascendente verso la consapevolezza del momento, quasi fossero mezzi divinatori e di autocoscienza. Attraverso le intuizioni pittoriche di Katia Burani, è possibile recarsi nel profondo con gioia e serenità, certi di ritrovare la strada per tornare da un viaggio in un mondo “altro”, pieno di sorprese e nuove idee.




Anche il tratto delle opere figurative mantiene questa sua espressività svincolata e tendente all’astratto, offrendo così una sensazione di vaga irrealtà, come i primi istanti del risveglio, dopo un sogno particolarmente vivido e concreto. Le immagini non hanno margini definiti e le forme sono ribelli e irrispettose verso le rigide geometrie, rendendosi così più morbide, dolcemente insinuanti, all’occhio di chi guarda.

Diversi sono i soggetti presenti nelle sue opere che, come fuochi d’artificio, colpiscono lo sguardo: possiamo camminare in un campo di girasoli, in un pomeriggio di mezza estate, così come possiamo essere travolti dalle onde azzurre e tumultuose di un mare tempestoso, cercando di raggiungere un faro lontano.

Spostando l’osservatore verso punti di vista non convenzionali, costringe a vedere il mondo in modo differente, acquisendo così una percezione che, attraverso i canali accettati dal senso comune, non sarebbe possibile raggiungere. L’estrema emancipazione da preconcetti stilistici, permette a questa artista di trasformarsi da pittrice a guida verso mondi intimi, di trasformarsi in Bianconiglio e accompagnarci verso mondi meravigliosi e ricchi di fantasia.

Stefania Ferrari

Inaugurazione sabato 2 Dicembre ore 17.30Orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì e sabato 10-13 e 16-19.30; giovedì e domenica 10-13; lunedì chiuso. Sabato 2 dicembre orario continuato 10-19.30       info: arcusartis@gmail.com  

 


sabato 18 novembre 2023

Rolando Sircana - Antologica

 ROLANDO SIRCANA

ANTOLOGICA


Surreale, simbolico, visionario e precursore. Queste sono solo alcune delle caratteristiche di Rolando Sircana, artista reggiano scomparso nel 2020 e di cui Arcus Artis GalleryLab di Reggio Emilia cura una antologica, in mostra dal 18 al 26 novembre.

Antesignano nel ricreare situazioni contemporanee e concetti del qui e ora che per lui erano ancora futuro, con l’occhio allenato non dell’artista che vive in un universo altro, ma dell’uomo perfettamente aderente alla realtà e che si prodiga nell’aiuto, Rolando Sircana coglie le peculiarità, la bellezza, gli inganni e le storture di un mondo in divenire, con le sue luci e le sue tante ombre, messe tuttavia in evidenza non da cromatismi cupi ma, al contrario, con esplosioni di colori netti e definiti.

Tramite uno stile che ha fatto del tratto trascendente una cifra stilistica, racconta le virtù e i peccati dell’umanità tesa verso il paradiso, ma con mezzi che spesso la portano esattamente dall’altra parte.




Non si erge mai a giudice, ma si pone come semplice spettatore che, attraverso una pittura figurativa e densa di allegorie, coglie la profondità di ogni azione della società a lui contemporanea, vivendola intensamente e con estrema consapevolezza.

Vi appartiene, infatti. Completamente e, proprio per questo suo viverla coscientemente, riesce a carpirne i segreti che ad uno sguardo superficiale non vengono percepiti. Con pennelli e pigmenti, narra di un genere umano alla ricerca di qualcosa di inafferrabile, in bilico tra ricordo e speranza, tra un passato doloroso e un anelito verso un futuro migliore, diviso tra la melodia di un violino suonato da un malinconico Pierrot e il suono potente di un organo, che sia preludio alla presenza del divino.




Nato alla fine degli anni ’20 dello scorso secolo, Rolando Sircana nei suoi novantuno anni di vita, ha attraversato tutti i grandi mutamenti della storia recente: dal suo venire alla luce in una nazione che sentiva ancora gli echi della Grande Guerra, all’avvento del totalitarismo mussoliniano, l’esplosione e la devastazione del secondo conflitto mondiale, la ricostruzione e il boom economico, le tensioni sociali degli anni di piombo, seguito dai colorati e edonistici anni ’80, per poi scivolare lentamente verso quel nuovo secolo in cui tutte le certezze vacillano, la tecnologia irrompe prepotentemente nella vita quotidiana e la stessa socialità cambia aspetto.

Nulla è ciò che sembra e un mondo parallelo vive e si ingrandisce e l’essere umano, annaspante e confuso, non ha più idea di dove sia la propria strada, di quale via conduca alla meta e di quale sia invece illusione.




Lungimirante e profetico, Sircana ritrae quest’umanità aggrovigliata, apparentemente festosa, in realtà vuota e votata, pur inconsapevolmente, a perdersi.

Solo poche sono le certezze e chi riuscirà a mantenerle salde, avrà in premio la destinazione finale.

Con la sua pittura densa di simboli e di visioni surreali, questo artista traccia ancora oggi nuovi percorsi in cui addentrarsi, per conoscere cosa riservi il reale e cosa manifesti l’irreale, prendendo per mano ogni osservatore e trasportandolo in un mondo in cui gli incontri sono densi di significato e le storie raccontate sono insegnamenti per affrontare quanto la vita prospetti ogni giorno.

Stefania Ferrari


domenica 5 novembre 2023

365 - UN TEMPO PER ESSERE E UN TEMPO PER DIVENIRE - Il nuovo libro di Antimo Pappadia presentato ad Arcus Artis GalleryLab di Reggio Emilia

 365

UN TEMPO PER ESSERE E UN TEMPO PER DIVENIRE

Raccolta di aforismi di Antimo Pappadia 

Tutto esaurito e posti in piedi per la presentazione del libro 365 - Un tempo per essere, un tempo per divenire, di Antimo Pappadia, che nella sua nuova pubblicazione ha riunito una serie di aforismi per ogni giorno dell'anno.
Pappadia ha realizzato questa nuova fatica letteraria in cui tocca piccoli e grandi temi umani, dai difetti ai pregi, dalle tentazioni alle redenzioni di ognuno, con frasi di saggezza e sottile ironia accompagnando il lettore attraverso una crescita spirituale e intellettuale.
Grazie alla propria esperienza personale e alle doti di tranquillità di pensiero, l'autore conduce per mano con leggerezza, ma certo non con superficialità, lungo sentieri del sentire e dell'apprendere, per arrivare a concludere ogni giorno con qualcosa in più nel proprio bagaglio personale.
Arcus Artis GalleryLab ha ospitato il 4 Novembre lo scrittore, accompagnato da Paola Soragni, che ha condotto la chiacchierata con l'autore, e Francesca Vicentini che ha realizzato il ritratto di copertina.
Tra momenti di estrema allegria e altri di notevole riflessione, la serata si è rivelata un vero successo per Pappadia e per Arcus Artis GalleryLab, aggiungendo così entrambi un nuovo tassello di cultura a Reggio Emilia e confermando nuovamente questo spazio espositivo, a meno di due mesi dalla sua apertura nel Centro Storico della città emiliana, fulcro di varie correnti artistiche e culturali e luogo di incontro tra pluralità di pensiero e nuove visioni della realtà.

Stefania Ferrari



Un momento della presentazione. Da sinistra, l'autore Antimo Pappadia, Paola Soragni e Francesca Vicentini


Un momento della presentazione. Da sinistra, l'autore Antimo Pappadia, Paola Soragni e Francesca Vicentini



Un momento della presentazione. Da sinistra, l'autore Antimo Pappadia, Paola Soragni e Francesca Vicentini



Antimo Pappadia e Francesca Vicentini, autrice del ritratto 




Paola Soragni, Antimo Pappadia e Francesca Vicentini




Un momento della presentazione. Da sinistra, l'autore Antimo Pappadia, Paola Soragni e Francesca Vicentini




Un momento della presentazione. A destra, Gian Domenico Silvestrone, creatore dello spazio Arcus Artis GalleryLab



La copertina del libro




venerdì 27 ottobre 2023

Independence on my skin - personale fotografica di Erik Messori

INDIPENDENCE ON MY SKIN

personale fotografica di Erik Messori




Un viaggio crudo sulla pelle nuda, storie di ribellione e di libertà, passione e spesso violenza, raccontate sulle membra degli irredentisti irlandesi attraverso i tatuaggi dipinti indelebilmente sui loro corpi, ritratti dall'obiettivo di Erik Messori.

Tutto questo è Independence on my skin, rassegna fotografica ospitata da Arcus Artis GalleryLab, in via dei Due Gobbi a Reggio Emilia, spazio d'arte che si conferma fulcro di tendenze e cultura.

Il progetto espositivo previsto dal 28 Ottobre all'12 Novembre, non è esclusivamente visivo, ma anche editoriale in quanto Messori, edito da Corsiero, ha portato tra le pagine di un libro l'esperienza tra gli irriducibili d'Irlanda, svelando agli occhi di tutti la vita avventurosa da fotoreporter che lo porta agli angoli del mondo, facendogli incontrare persone fuori dagli schemi e grazie alle quali la sua visione dell'esistenza muta e si compenetra di nuove visioni.


Apertura martedì, mercoledì, venerdì, sabato 10-13 e 16-20; giovedì e domenica 10-13; lunedì chiuso


martedì 17 ottobre 2023

IL FASCINO DEL CLASSICO - personale di Corrado Luglio

 IL FASCINO DEL CLASSICO

PERSONALE DI 

CORRADO LUGLIO




a cura di

STEFANIA FERRARI

Spazi espositivi 

TRATTORIA SIPARIO

v.le Allegri, 1/A - Reggio Emilia

ORARARI DI APERTURA: giovedì, venerdì, sabato, domenica, lunedì 12-15/19-22.30

 MARTEDI’ e MERCOLEDI' CHIUSO

Linee languide e precise, che rivelano una formazione tecnica, ma che si ammorbidiscono in curve sinuose e dolci, nei corpi e nei volti, negli sguardi e nei sorrisi di un figurativo classico eppure mai scontato.

Corrado Luglio, pittore per diletto proprio e per piacere di chi osserva, è ora in esposizione nella storica Trattoria Sipario, adiacente il Teatro Ariosto.

I quadri che arredano il locale sono visi noti dello spettacolo, ma anche volti di fantasia, persone scaturite dall'immaginazione dell'artista che, con un lavoro di grandi dimensioni, rievoca momenti sereni dell'infanzia, su altre tele sono invece pose d'affetto, ritratti sensuali, come quello subito all'ingresso: un nudo dal sapore rétro, elegante e denso di nostalgia e raffinatezza.

vale la pena dunque fare un salto a Sipario, per gustare l'arte in ogni sua forma: pittorica e culinaria, assaggiando con lo sguardo le opere di Corrado Luglio e con il gusto quelle di Gianna Guidetti, artefice altrettanto talentuosa non con pennelli e colori, ma con cucchiai e ingredienti.