giovedì 5 marzo 2015

L'AMORE OLTRE

L'AMORE OLTRE

MOSTRA PITTORICA DI

CLAUDIA BELLI VANESSA PIGNALOSA

L'amore declinato in ogni direzione, per abbattere ogni convenzione ipocrita, violenta e discriminante. Perché l'amore è prima di tutto accettazione, comprensione, condivisione, rispetto, libertà. Due donne parlano dell'amore attraverso dipinti e poesie che esaltano questo sentimento salvifico e eterno, materno o che si tinge di erotismo.

A sinistra l'opera L'amore oltre di Claudia Belli, a destra il dipinto Il volo di Vanessa Pignalosa

A cura di Stefania Ferrari

7 MARZO – 1 APRILE 2015

INAUGURAZIONE SABATO 7 MARZO ORE 17.00

Sala espositiva MAX CAFE’

Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30

domenica chiuso



Le due pittrici protagoniste dell'evento artistico: Claudia Belli e Vanessa Pignalosa

Questa mostra si intitola L'amore oltre. Ma oltre cosa? C'è forse qualcosa di più profondo, assoluto, totalizzante dell'amore? No, l'amore completa se stesso e non ha bisogno di altro, ma l'essere umano non è così perfetto e riesce a rendere relativo anche questo sentimento, anche se ciò sembrerebbe impossibile.
Oltre quindi la visione distorta che troppo spesso si ha dell'emozione che ha creato e sempre crea il mondo, oltre le convenzioni e le ipocrisie che vorrebbero incasellare un sentimento che non ha confini temporali o di latitudine, oltre le discriminazioni che in nome di esse ancora vengono perpetrate, oltre l'età, la razza e il genere.
L'amore è comprensione, rispetto e libertà, ma molte volte tutto ciò resta vuota parola. Le cronache costantemente lo dimostrano, nel mondo così come il Italia: chi dovrebbe amare, in realtà si trasforma in carnefice in nome di qualcosa che con l'amore non ha nulla a che vedere. L'amore sembra dunque qualcosa che, per queste persone, ha un significato sconosciuto, ha una valenza relativa, applicabile solo a certe condizioni.
Eppure amare sarebbe così semplice. Ecco quindi che le voci che parlano d'amore vanno più che mai udite e ascoltate, che si esprimano a parole o con forme e colori, come in questo caso. Due donne, Claudia Belli e Vanessa Pignalosa, hanno impugnato i pennelli quali armi erette contro ogni sopraffazione e queste armi si avvalgono della loro sensibilità e del loro desiderio di esprimere l'unica vera causa per la quale valga la pena combattere: l'amore. Amore a oltranza, amore sempre, che sia materno, sensuale, etero o no, ma che sia disinteressato e sincero, perché “più forte della morte è l'amore”, si recita nel Cantico dei cantici.
Ognuna di queste tele è un inno a questo sentimento vitale e allo stesso tempo una denuncia su quanto tenti di distruggerlo: paura di ciò che non si conosce, paura di perdere una supremazia guadagnata con la forza, ma sempre per paura, timore di spezzare convenzioni sociali, terrore di non essere amati se non si accettano condizioni e condizionamenti. Creature angeliche, parti di anime colme d'amore, tentano di liberare lo spirito,intrappolato, che non ha il coraggio di sciogliere legami distruttivi, che non ha il coraggio di denunciare violenze, che non riesce a librarsi al di sopra delle malignità.
Nei colori, ora forti ora profondamente celesti, le due pittrici gridano silenziose appelli alla speranza, chiamando quella sola, unica, invincibile forza con la quale le donne di ogni epoca hanno sempre combattuto: l'amore. Grazie ad esso si sono abbattuti ostacoli che nessuna erculea potenza avrebbe nemmeno osato affrontare, grazie ad esso è potuta rinascere bellezza dalle ceneri, grazie ad esso miracoli di piccole, nuove nascite avvengono ogni istante.
Niente. Niente potrà sopprimere l'amore sino a che ci saranno voci che lo cantano, che lo invocano, che lo dipingono, per portarlo all'interno di cuori avvizziti o colmi di timore, che così guarderanno oltre, più lontano, più consapevoli, più liberi.
Così come la pittura, anche la poesia ha nell'amore il suo principale motivo di ispirazione e una raccolta di liriche è stata riunita in una pubblicazione, Parlami d'amore parlami di vita, il cui ricavato è a scopo benefico. Claudia Belli ha scritto due poesie presenti nel libro, così come Vanessa Pignalosa, che ne è anche curatrice. 

Stefania Ferrari


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