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mercoledì 29 aprile 2015

FOTOGRAFIA EUROPEA - AIROMA: LA FORZA DELLA NATURA




LA FORZA DELLA NATURA

mostra fotografica del gruppo

AIROMA

Aida Palmieri, Roberta Lodi Rizzini, Maria Grassi



a cura di Stefania Ferrari

Anche questa volta il gruppo AIROMA, formato da Aida Palmieri, Roberta Lodi Rizzini e Maria Grassi, coglie nel segno, presentando un progetto artistico che non solo si inserisce perfettamente nel tema di questa edizione di Fotografia Europea, ma ne offre una interpretazione personale e composta da visioni diverse, descrivendo La Forza della Natura, titolo della mostra.
Partendo dai quattro elementi che tutto formano, terra, aria, acqua e fuoco, le tre Signore della pittografia offrono spunti di riflessione riguardanti gli effetti che ha prodotto l'impatto dell'uomo e del suo progresso tecnologico, sul nostro pianeta.
Ognuna di loro ha affrontato il soggetto in modo diverso, interpretandolo in maniera positiva o negativa, nonché poetica, sottolineando l'amore sia per la Terra, sia per l'umanità che ne fa parte.

Aida Palmieri, con la sua serie di quadri, evidenzia la piccolezza dell'uomo nei confronti di un pianeta ben lontano dall'essere domato e che quando mette in atto tutta la sua potenza, ancora spaventa e stupisce. Le acque possono sì essere incanalate, ma il loro percorso è inesorabile e il turbinare non può essere fermato che per poco. Basta una pioggia possente per scatenare i flutti, rendendoli temibili antagonisti. Pioggia portata dalle nubi, sospinte dall'aria, che può essere brezza piacevole o uragano, portatrice di gocce che dissetano il terreno o che gonfiano la forza del mare. E poi ecco il fuoco, che Aida ritrae benevolo su piccole candele di cera, che si collegano al lavoro incessante delle api, abitatrici indispensabili della natura, senza le quali non esisterebbe cibo su questa terra, così meravigliosa e benevola, quanto pericolosa e instabile. Ancora, dopo miliardi di anni, il suo corpo si scuote e ciecamente distrugge, incurante di ciò che l'uomo ha costruito con fatica.

Roberta Lodi Rizzini ha invece un altro approccio, più critico nei confronti degli effetti causati dall'umanità, che con ben poco rispetto, e direi ben poca lungimiranza, sfrutta senza ritegno ogni risorsa disponibile, ritenendosi in diritto di utilizzare egoisticamente un patrimonio tutt'altro che inesauribile. In opere che contengono immagini di figure umane, distorte dal dolore o dalla paura, presenta un mondo incrinato, sul punto di spezzarsi per nostra colpa. Persino le acque, nutrimento indispensabile per la vita, sono ormai luoghi di morte e causa di morte, per il troppo inquinamento. Il fuoco, alleato dell'umanità, può trasformarsi in un distruttore inesorabile di ogni forma vitale e anche di fronte a ciò, spesso il terrore ha il sopravvento. Solo per l'elemento aria Roberta ha una visione positiva: forse alla fine di un percorso che ha evidenziato i rischi di distruzione per il pianeta, il tramonto darà pace, con una ulteriore opera in cui l'innocenza dell'infanzia regala un effetto speranza.


Maria Grassi si muove ispirata, partendo da alcuni versi poetici in cui invita al rispetto per una casa comune, la natura stessa, con la sua bellezza e il suo spirito selvaggio, in cui tutti siamo compresi. Le sue opere sono oniriche e visionarie, monti violacei ospitano un'alba luminosa, portatrice di nuova fiducia, una colonna di candore incandescente nasce da una terra nuova e il fuoco, in un tripudio di lapilli e lava sinuosa, nel ricordo di un Big Bang in cui esplode un pianeta simile a cristalli, si formano nuove stelle, che illuminano la notte della nostra Terra, in cui una natura madre sempre ci nutrirà, inconsapevole della sua immensa forza.

Aida Palmieri



Roberta Lodi Rizzini



Maria Grassi



Tre modi differenti di rappresentare gli elementi che compongono il nostro pianeta: terra, aria, acqua e fuoco, fonte di creazione o distruzione, secondo il fine che l'essere umano ne decreta. Arte e messaggio di riflessione, per una maggiore responsabilità verso la Terra e le sue risorse.

9 MAGGIO - 30 GIUGNO 2015

Inaugurazione sabato 9 maggio ore 18.00

sala espositiva MAX CAFE'


via Guidelli, 1/f Reggio Emilia

tutti i giorni dalle 7.00 alle 19,30 - chiuso la domenica

In collaborazione con




giovedì 5 marzo 2015

L'AMORE OLTRE

L'AMORE OLTRE

MOSTRA PITTORICA DI

CLAUDIA BELLI VANESSA PIGNALOSA

L'amore declinato in ogni direzione, per abbattere ogni convenzione ipocrita, violenta e discriminante. Perché l'amore è prima di tutto accettazione, comprensione, condivisione, rispetto, libertà. Due donne parlano dell'amore attraverso dipinti e poesie che esaltano questo sentimento salvifico e eterno, materno o che si tinge di erotismo.

A sinistra l'opera L'amore oltre di Claudia Belli, a destra il dipinto Il volo di Vanessa Pignalosa

A cura di Stefania Ferrari

7 MARZO – 1 APRILE 2015

INAUGURAZIONE SABATO 7 MARZO ORE 17.00

Sala espositiva MAX CAFE’

Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30

domenica chiuso



Le due pittrici protagoniste dell'evento artistico: Claudia Belli e Vanessa Pignalosa

Questa mostra si intitola L'amore oltre. Ma oltre cosa? C'è forse qualcosa di più profondo, assoluto, totalizzante dell'amore? No, l'amore completa se stesso e non ha bisogno di altro, ma l'essere umano non è così perfetto e riesce a rendere relativo anche questo sentimento, anche se ciò sembrerebbe impossibile.
Oltre quindi la visione distorta che troppo spesso si ha dell'emozione che ha creato e sempre crea il mondo, oltre le convenzioni e le ipocrisie che vorrebbero incasellare un sentimento che non ha confini temporali o di latitudine, oltre le discriminazioni che in nome di esse ancora vengono perpetrate, oltre l'età, la razza e il genere.
L'amore è comprensione, rispetto e libertà, ma molte volte tutto ciò resta vuota parola. Le cronache costantemente lo dimostrano, nel mondo così come il Italia: chi dovrebbe amare, in realtà si trasforma in carnefice in nome di qualcosa che con l'amore non ha nulla a che vedere. L'amore sembra dunque qualcosa che, per queste persone, ha un significato sconosciuto, ha una valenza relativa, applicabile solo a certe condizioni.
Eppure amare sarebbe così semplice. Ecco quindi che le voci che parlano d'amore vanno più che mai udite e ascoltate, che si esprimano a parole o con forme e colori, come in questo caso. Due donne, Claudia Belli e Vanessa Pignalosa, hanno impugnato i pennelli quali armi erette contro ogni sopraffazione e queste armi si avvalgono della loro sensibilità e del loro desiderio di esprimere l'unica vera causa per la quale valga la pena combattere: l'amore. Amore a oltranza, amore sempre, che sia materno, sensuale, etero o no, ma che sia disinteressato e sincero, perché “più forte della morte è l'amore”, si recita nel Cantico dei cantici.
Ognuna di queste tele è un inno a questo sentimento vitale e allo stesso tempo una denuncia su quanto tenti di distruggerlo: paura di ciò che non si conosce, paura di perdere una supremazia guadagnata con la forza, ma sempre per paura, timore di spezzare convenzioni sociali, terrore di non essere amati se non si accettano condizioni e condizionamenti. Creature angeliche, parti di anime colme d'amore, tentano di liberare lo spirito,intrappolato, che non ha il coraggio di sciogliere legami distruttivi, che non ha il coraggio di denunciare violenze, che non riesce a librarsi al di sopra delle malignità.
Nei colori, ora forti ora profondamente celesti, le due pittrici gridano silenziose appelli alla speranza, chiamando quella sola, unica, invincibile forza con la quale le donne di ogni epoca hanno sempre combattuto: l'amore. Grazie ad esso si sono abbattuti ostacoli che nessuna erculea potenza avrebbe nemmeno osato affrontare, grazie ad esso è potuta rinascere bellezza dalle ceneri, grazie ad esso miracoli di piccole, nuove nascite avvengono ogni istante.
Niente. Niente potrà sopprimere l'amore sino a che ci saranno voci che lo cantano, che lo invocano, che lo dipingono, per portarlo all'interno di cuori avvizziti o colmi di timore, che così guarderanno oltre, più lontano, più consapevoli, più liberi.
Così come la pittura, anche la poesia ha nell'amore il suo principale motivo di ispirazione e una raccolta di liriche è stata riunita in una pubblicazione, Parlami d'amore parlami di vita, il cui ricavato è a scopo benefico. Claudia Belli ha scritto due poesie presenti nel libro, così come Vanessa Pignalosa, che ne è anche curatrice. 

Stefania Ferrari


martedì 2 dicembre 2014

I RAGAZZI CHE SI AMANO - MOSTRA PITTOGRAFICA

I RAGAZZI CHE SI AMANO

MOSTRA PITTOGRAFICA-SPETTACOLO DELL'ARTE

AIROMA



Aida Palmieri, Roberta Lodi Rizzini, Maria Grassi

Pianoforte e voce: Danilo Predieri

Recitazione: Lidia Carboni, Marina Prati


A cura di Stefania Ferrari

6 DICEMBRE 2014 – 7 GENNAIO 2015
Rappresentazione d'arte sabato 6 dicembre 2014 ore 17.00

Sala espositiva MAX CAFE’

Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30
domenica chiuso

Ispirato a poesie di Pessoa, Neruda e Prévert, un evento che unisce letteratura, pittura, fotografia, musica dal vivo e recitazione, per celebrare l'amore attraverso differenti linguaggi artistici dedicati al sentimento umano più potente.

Aida Palmieri, ispirandosi alla poesia Tutte le lettere d'amore di Pessoa, analizza nelle sue concezioni fotografiche differenti connotati comunicativi dell'amore: attraverso le parole scritte, che appaiono quasi ridicole col senno di poi o a un occhio che non appartenga a quello dell'amante o dell'amato, o al contrario taciute, per incapacità e chiusura, per insicurezza e timidezza di fronte a un sentimento così forte e totalizzante. La parola amorosa scritta prende corpo nelle sue opere, evidenziando il ricordo di un amore presente, che ispira, di uno passato, che genera sottile nostalgia, e quello inciso nei graffiti, dell'ora e dell'allora, che campeggia su rocce, cortecce e monumenti, monumento esso stesso a ciò che, almeno una volta nella vita, accomuna tutti noi.



Roberta Lodi Rizzini ha invece scelto Pablo Neruda quale autore guida per le sue opere, che scandiscono tre diversi possibili momenti di una storia sentimentale, narrata nella poesia Se tu mi dimentichi. L'emozione assoluta che lega due persone, indissolubile apparentemente, può essere invece spezzata se l'amare non è eguale e reciproco, se la dimenticanza scioglie il calore della condivisione dello stesso respiro, se l'esistenza diventa un donare senza ritorno. Ecco allora che lo stesso oggetto di devozione e desiderio, presente e tangibile in ogni manifestazione del mondo, scompare, diviene spettro evanescente in un ricordo fuggevole, per non soffrire, per non soccombere. Come unico antidoto al veleno dell'oblio, la dolcezza di un amore corrisposto con duratura fiamma.



Maria Grassi ha seguito il motivo ispiratore che ha concesso a Jaques Prévert di comporre i palpitanti versi de I ragazzi che si amano, scelta inoltre per il titolo della mostra stessa. Nel realizzare le sue riproduzioni, la fotografa ha consegnato all'immortalità una serie di baci esclusivi e universali, tali perché l'esistenza dei protagonisti è in quell'attimo al di fuori di ogni legge, di ogni razionalità, di ogni tempo e per questo rappresenta un atto immortale, sconfinato, divino, trascendendo e ignorando qualunque parola di disapprovazione e malcelata invidia di chi, forse da molto, troppo tempo, ha dimenticato la sfolgorante potenza del primo amore, ardente e puro gioiello in scenari di quotidianità metropolitana.




info: igiardinidiafrodisia@gmail.com




mercoledì 5 novembre 2014

FANTASY PAINTING - doppia mostra di Nero levrini

FANTASY PAINTING


Doppia mostra inconsueta di

NERO LEVRINI

a cura di Stefania Ferrari




Sospese tra l'epoca Maya e il futuro, figure anomale emergono da sfondi monocromi, inquiete e misteriose, in cerca di collocazione temporale mentre, poco lontano, skyline di improbabili città dell'avvenire si stagliano, carichi di geometrie ipopigmentate, scompigliando ogni regola dell'avvenuto.




8 NOVEMBRE – 5 DICEMBRE 2014

Sala espositiva MAX CAFE’

Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Inaugurazione sabato 8 novembre 2014 ore 18.00

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30

domenica chiuso



Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com

mercoledì 8 ottobre 2014

"GALLINE 3.5" - MOSTRA DI KARIM SABBAGH


"Galline 3.5" rappresenta un innovativo approccio alla Pop Art da parte di un giovane artista, Karim Sabbagh, che nasce a Firenze nel 1973 ma abita ormai da anni a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. Cresciuto tra Libano e Italia, acquisisce una visione della realtà da diversi punti di vista, maturando una opinione  profonda e del tutto originale della cultura dominante, che culmina nella sua arte e nel suo reinventare il significato di "Pop".



L'animale simbolo dell'allevamento in batteria diventa sarcastico, critico emblema dell'omologazione del mondo contemporaneo, attraverso l'inserimento della sua immagine iconica-ironica in contesti di cartellonistica pubblicitari, veicolo di surreali messaggi.





10 OTTOBRE – 6 NOVEMBRE 2014

Incontro con l'artista 18 ottobre 2014 ore 18.00


Sala espositiva MAX CAFE' - Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30 - domenica chiuso

Evento a cura di Stefania Ferrari

lunedì 16 giugno 2014

PROROGATA SINO AL 10 AGOSTO LA MOSTRA DI ANGELA BETTA CASALE A REGGIO EMILIA

Dopo l'esposizione Scandiano, presso la storica Rocca del Boiardo, negli spazi espositivi di 4 Cantoni Taberna in Rocca, la pittrice torinese porta la sua personale anche a Reggio Emilia, nell'accogliente Max Cafè.

LA CREAZIONE DEI MONDI

Mostra personale di 

ANGELA BETTA CASALE

IL RISVEGLIO DELLA FENICE


a cura di Stefania Ferrari

Antiche leggende riprendono vita e rinnovano gli incanti di maghe e cavalieri, di druidi e regine, di dee e cercatori di divini bacili. Nodi celtici e spirali sacre circondano i volti mitici di Sherazade, di Merlino, della Dama d'ambra e della Fenice, raccontati dai pennelli tra lo scintillio dell'oro e la profondità del blu, con maestria ispirata dal fantastico.

14 GIUGNO – 2 AGOSTO 2014

Sala espositiva MAX CAFE' -  Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia - 

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30
domenica chiuso









sabato 26 aprile 2014

FOTOGRAFIA EUROPEA, REGGIO EMILIA: "Ciò che Cérchi è dove non guardi". Mostra fotografica personale di Pax


Nell'ambito della manifestazione FOTOGRAFIA EUROPEA che si svolge dal 2 maggio 2014 a Reggio Emilia: 

Ciò che Cérchi è dove non guardi

Mostra fotografica personale di

Pax



a cura di Stefania Ferrari

Oggi, dove ciò che con passione e dedizione ci è stato trasmesso e insegnato dalle nostre radici, buone idee e sacrificio non bastano più per il nuovo vivere. Dove la velocità di cambiamento è maggiore di quella di adattamento, i vecchi insegnamenti diverranno i nostri inediti valori. E’ in questo tempo che vedremo le semplici cose trasformarsi nei significati più preziosi. E ciò che stavi cercando sarà... dove non avevi ancora guardato”. (Pax)

Pax è studentessa in scienze e tecniche della comunicazione multimediale in marketing e comunicazione d’impresa, project manager dell’innovazione e realizzatore di applicazioni per Android e Ios. Pax è anche cameriera, barista e tutto ciò che le permettere di galleggiare. Le piace sognare, studiare, osservare, innovare, colorare, divertire, pensare, ma soprattutto vivere catturando la vita.

3 MAGGIO – 5 GIUGNO 2014

Sala espositiva MAX CAFE'

Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Inaugurazione sabato 3 maggio 2014 ore 21.00

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30


domenica chiuso



in collaborazione con






mercoledì 2 aprile 2014

"SOGNI DECOSTRUITI" - MOSTRA DI GUIDO FERRARI

SOGNI DECOSTRUITI
Mostra personale di
GUIDO FERRARI



a cura di Stefania Ferrari in collaborazione con 
CIRCOLO DEGLI ARTISTI REGGIO EMILIA

Interessante personale in cui l'autore, il pittore Guido Ferrari, si esprime utilizzando i colori caldi degli acrilici con contaminazioni di inchiostro indiano, che si concretizzano in tratti che riportano a cubismo e metafisico, unendo passato e presente in una nuova, contemporanea, interpretazione. L'esito sono immagini che si scompongono e si ricompongono attraversando universi paralleli, emergono e si inabissano per poi rivivere nella terza dimensione dell'apparente tangibilità e proseguono insinuandosi nella quarta del sogno e del simbolo, che si proietta centrando un bersaglio forse inconscio ma analizzabile da ogni angolazione.

5 APRILE – 1 MAGGIO 2014

Sala espositiva MAX CAFE'
Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Inaugurazione sabato 5 aprile 2014 ore 17.30

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30
domenica chiuso


domenica 2 marzo 2014

ESPRESSIONI DELLA NATURA - mostra di ERIKA BONATO

ESPRESSIONI DELLA NATURA
mostra di
ERIKA BONATO
a cura di Stefania Ferrari
in collaborazione con Circolo degli Artisti reggio Emilia

8 MARZO – 4 APRILE 2014 
Sala espositiva MAX CAFE'
Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia 

INAUGURAZIONE SABATO 8 MARZO 2014 ore 17.30

Opere plasmate secondo l'armonica bellezza della natura e nuova genesi della materia. Avvalendosi di differenti elementi, come stucchi, stoffe, vernici e metalli, l'artista crea offrendo loro nuovi significati e dunque nuova vita.
Le farfalle sono un piacevolissimo pezzettino di Creato, un oggetto di stupore apprezzato e speciale, un'occasione particolarmente gradita di sentire, di intuire il Grande Miracolo, di onorare la Vita”.
Hermann Hesse

Orari: tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30
domenica chiuso

igiardinidiafrodisia@gmail.com
info@circolodegliartisti.re.it 

lunedì 13 gennaio 2014

"LUCE ALL'OSCURITA'" - MOSTRA PERSONALE DI ELISABETTA MANGHI AL MAX CAFE' DI REGGIO EMILIA

Da sabato 18 gennaio al 22 febbraio, una nuova mostra della pittrice Elisabetta Manghi, presso le sale espositive del Max Cafè, in via Guidelli a Reggio Emilia.

Morbide e materne, eppure forti. Sensuali e femminili, eppure indomite e positive. Queste le donne dipinte da Elisabetta Manghi, che con il linguaggio pittorico esprime idee e emozioni potenti. Potenti come le sue figure muliebri, sinuose e avvolgenti, scevre di volgarità così come immuni alla banalità. Soprattutto sempre luminose, nel dolore come nella passione e proprio alla luminosità della donna è dedicata questa sua ultima mostra, "Luce all'oscurità", che pone l'accento sull'aspetto più positivo e volitivo delle donne. Colpiscono infatti i colori, netti e primari, utilizzati in queste opere: bianco, rosso, nero, come le emozioni basilari, che da sempre le donne utilizzano istintivamente per proteggere, amare, combattere e per squarciare il buio con la luce della dolcezza. Una ulteriore occasione per conoscere da vicino le opere di questa instancabile artista, che osserva la vita con sguardi sempre nuovi e ritrae il mondo femminile con sensibilità e sapienza. Ogni suo quadro è inevitabilmente un'opera di grande impatto emotivo e dal profondo significato.
(Stefania Ferrari)